Six Days in Fallujah è uno shooter in prima persona ispirato alle vicende veramente accadute durante la seconda guerra per Fallujah nel 2004.
Annunciato nel 2009 da Atomic Games, avrebbe dovuto essere pubblicato da Konami, ma a causa di pesanti critiche e dell’opposizione della stampa britannica e alcuni gruppi di pacifisti, il gioco fu cancellato.
Ad oggi il titolo è stato rivalutato e preso in carico da Victura e Highwire Games, i quali, grazie alla collaborazione di esponenti militari e civili che hanno realmente vissuto la guerra, intendono proporre un mezzo che dia una comprensione maggiore di ciò che comporta trovarsi in trincea.
Gli stessi soldati che hanno prestato testimonianze e materiali tra foto e video, ritengono che l’esperienza di gioco possa avere una marcia in più rispetto all’azione mediatica di un film o notiziario.
“La guerra è piena di incertezze e scelte che non possono essere comprese guardando qualcuno sullo schermo di una TV mentre compie queste scelte per te. I video games possono aiutarci a comprendere gli eventi del mondo reale in un modo che i media non riescono.” Così ha dichiarato il sergente marine Eddie Garcia.
Il CEO di Victura ha poi aggiunto “È difficile capire cosa un combattimento sia realmente attraverso gente finta che compie azioni finte in luoghi finti. Questa generazione ha mostrato coraggio e sacrificio in Iraq e adesso ci offre un nuovo modo per conoscere uno degli eventi più importanti del nostro secolo. È tempo di sfidare gli stereotipi antiquati su quello che i videogiochi possono essere”.